Jessyka 46 |
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| Titolo: Robinson Crusoe Autore: Daniel Defoe Pagine: 334 Anno: 1976 Trama: Inquietudine e solitudine sono gli elementi essenziali del personaggio e del mito di Robinson: sono gli elementi che sottolinea lo stesso Defoe e che continuano ad alimentare il fascino di quest’opera, che non conosce diminuzioni. Per il mito del naufragio il tempo sembra non essere passato. La spiegazione è semplice. Nonostante le profonde trasformazioni subite, le determinazioni essenziali del mondo che ha prodotto il solitario Robinson sono ancora presenti e operanti nel nostro. «Se mai la storia delle avventure di un uomo qualsiasi di questo mondo è stata degna di pubblicazione e, una volta pubblicata, di essere accolta con favore, colui che l'ha data alle stampe è convinto che questo lo sia. Gli eventi straordinari della vita di quest'uomo superano, a suo avviso, tutto ciò di cui si sia mai avuta notizia, ed è quasi impossibile che la vita di un singolo individuo possa presentare maggiore varietà.» Io odio questo libro con tutta me stessa. Ce lo hanno fatto leggere a scuola ... e, se di per se essere obbligati a leggere un libro è brutto, essere obligati a leggere un libro di questo calibro, è peggio, molto peggio. Secondo me è scritto in maniera moooolto noiosa e poi la trama è un po' troppo surreale, per quanto mi riguarda ... Voi l'avete letto? Cosa ne pensate?
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